Di solito si indica con carotaggio, il prelievo di terreno o ancora meglio di campioni di muratura o di conglomerati cementizi da edifici o manufatti. In questo caso si opera tramite una carotatrice elettrica, utensile che perfora il materiale conglomeratico tramite piccoli carotieri 5-20 cm con corona diamantata o ad inserti al widia, che prevede l'uso di acqua come lubrificante. I fori effettuati possono essere di piccola profondità, 20-50 cm nel caso di diametri > 10 cm, ma possono essere anche di molti metri se il diametro è < 10 cm; quest'ultimo caso è previsto per la realizzazione di "catene" che debbono attraversare lunghi muri in fabbricati che prevedono una mitigazione del rischio sismico. Spesso, vedi immagini, vengono effettuati con una determinata inclinazione rispetto alla verticale per saggiare la qualità e la geometria delle fondazioni (plinti) altrimenti sconosciuta.